Date: Giugno – Settembre ( Date da concordare con le Guide Alpine)
In tre giorni vorremmo riuscire a stancarvi, a farvi riposare, farvi “innamorare della montagna”, ma soprattutto fornirvi quegli accorgimenti essenziali per rendervi autonomi e consapevoli: progressione e sicurezza in ghiacciaio, sicurezza della cordata su ghiacciaio, rocce e misto, autoarresto.
FINALITÀ:
- Essere autonomo all’interno di gruppi organizzati quali CAI o sezioni escursionistiche, gruppi di amici
– Apprendere le basi per cominciare a gestire una ascensione in sicurezza sotto i suoi molteplici aspetti
OBIETTIVI:
– Migliorare la propria progressione in salita e discesa su terreni ghiacciati e misti
– Tecniche di legatura, sicurezza e progressione della cordata in ghiacciaio
– Apprendere le tecniche di autosoccorso e predisporre un ancoraggio
– Metodologia di base per organizzare una ascensione in alta quota
– Topografia e orientamento
REQUISITI:
– Non è necessaria alcuna esperienza alpinistica in arrampicata su roccia ne su ghiaccio
– Allenamento medio: 800/1000mt. di dislivello, resistenza camminata 5-6 ore
– Un po’ di esperienza escursionistica
– Assenza di vertigini, buone condizione fisiche
– Come sempre entusiasmo e voglia di stare all’aria aperta
PROGRAMMA: Destinazione da concordare con le Guide Alpine
Giorno1 – Ritrovo e salita al rifugio (Orario e destinazione da concordare)
– Equipaggiamento e materiali
– Preparazione dello zaino Gestione dell’avvicinamento
– Legatura della cordata in ghiacciaio
– Progressione della cordata in ghiacciaio
– Cramponage, sensibilizzazione della camminata sul ghiacciaio
Sera1: Topografia ed orientamento lezione 1 (Mappe e orientamento)
Giorno2 – Escursione in ghiacciaio
– Tecnica di progressione in ghiacciaio salita e discesa
– Pericoli oggettivi in alta montagna
– Gestione della corda, Sicurezza della cordata
– Metodi di trattenuta della cordata in ghiacciaio
– Ancoraggi in ghiacciaio Autosoccorso della cordata
Sera2: Topografia ed orientamento lezione 2 (schizzo di rotta) – Meteorologia
Giorno3 – Salita alla vetta e ritorno
– Gestione della cordata
– Perfezionamento della tecnica di progressione su ghiacciaio in salita e discesa, superamento dei crepacci
– Progressione della cordata in sicurezza su terreni misti, ripidi o ghiacciati
– Pericoli oggettivi in alta montagna
– Decisioni in montagna e Gestione del rientro
MATERIALE TECNICO PER IL CORSO E CONSIGLI:
- Imbracatura bassa da alta montagna, deve essere comoda e chiudere bene la vita, leggera ma non da competizione, preferibile per comodità di utilizzo con cosciali apribili e regolabili
– Piccozza, deve essere robusta ma non eccessivamente pesante (NO ALLUMINIO ULTRALEGGERO)
– Ramponi, devono avere le stesse caratteristiche di robustezza delle piccozze ma soprattutto che si adattino alla perfezione sui vostri scarponi (NO ALLUMINIO ULTRALEGGERO)
– 2 moschettoni a ghiera di tipo HMS
– 1 cordino in Kevlar lungo 320/350cm
– 1 discensore modello piastrina GI-GI completa dei due moschettoni a ghiera
– 1 anello di sosta (kevlar, nylon o dynema) da 2 giri spalla (ca320cm)
– In caso di pernottamento al rifugio procurarsi una pila frontale ed un sacco lenzuolo
– Il materiale deve essere di dotazione personale. Eventuali ammanchi devono essere comunicati alle Guide Alpine interessate all’atto dell’iscrizione, comunque in tempo utile per risolvere i problemi. Possibilità di noleggio presso le Guide Alpine.
ABBIGLIAMENTO TECNICO PER IL CORSO E CONSIGLI:
- Abbigliamento adeguato: calze alte e rinforzate per gli scarponi, intimo traspirante, pantaloni da media montagna, una dolcevita traspirante, una maglia calda, giacca a vento impermeabile
– Berretto
– Guanti due paia, si consigliano guanti che abbiano una comprovata termicità, ma non imbottiti come quelli invernali, in modo da permettere una buona manualità sulla presa della piccozza e sulle manovre di corda. Come secondo paio sarebbero indicate delle mofole imbottite utili in caso di peggioramento atmosferico e repentino calo delle temperature
– Scarponi, un buon scarpone per l’alta montagna è robusto, impermeabile, tendente al rigido per garantire la forma dei ramponi. Non deve fare male, per raggiungere questo complicatissimo risultato osservate che, al momento dell’acquisto, tra il calcagno del piede e la fine dello scarpone si infili con leggero sforzo il dito indice o medio della vostra mano. Questo spazio farà si che lo scarpone non sia eccessivamente aderente al piede ed in più vi da la possibilità di aggiungere un sottopiede morbido qualora lo riteneste necessario
– Ghette
DURATA:
– 3 giorni di pratica
– 2 lezioni teoriche serali
DOVE:
– a seconda delle condizioni meteo e di innevamento dei ghiacciai più favorevoli
– Solitamente in Adamello, Cevedale, Marmolada