Date: da concordare con le Guide Alpine
Periodo: Fine Giugno, Luglio; Agosto; primi Settembre
Guida Alpina Referente: Gianfranco
Itinerario di ampio respiro che porta su una delle più belle vette del Gruppo dell’Adamello. Il nome del Corno di Cavento è troppo spesso associato ai sanguinosi eventi bellici della Grande Guerra, la sua cima infatti è stata completamente perforata da una grotta che fungeva sia da ricovero che da postazione di artiglieria, sarebbe sufficiente la sola visita alla grotta per ripagare di tutta la fatica effettuata. Ma l’ascensione al Cavento non è solo storia, il suo itinerario è piacevolmente vario e inoltre dalla cima si gode un panorama a 360° su ghiacciai e vette della zona, spettacolare il colpo d’occhio su Brenta e Ortles – Cevedale.
HIGHLIGHTS:
– Grandi distese glaciali
– Ambiente suggestivo
– Numerosi reperti storici della I Guerra Mondiale
REQUISITI
- Allenamento medio: 800mt – 1000mt dislivello, resistenza camminata 5-6 ore
– Buone condizione fisiche.
– Come sempre entusiasmo e voglia di stare all’aria aperta
– Ragazzi >16 anni
PROGRAMMA:
1°giorno:
Ritrovo alle ore 9.00 a Sarche presso il “ piazzale Orvea” da dove ci rechiamo in val di Borzago , punto di partenza della traversata.(mt.1300) Caricato il materiale sulla teleferica, con un trekking di 3 ore c.a. arriveremo al rifugio “Carè alto”(mt.2450) dove, nel pomeriggio verrà data istruzione riguardo alla progressione su ghiacciaio.
2° giorno:
Partenza dal rifugio alle ore 6.00 c.a. ci porteremo ai “Pozzoni”(mt. 2850) dove montati i ramponi e formata la cordata, attraverseremo il ghiacciaio del “Lares” in direzione del passo del Cavento (mt3191). Poco prima del Passo tenendosi progressivamente sulla sx punteremo direttamente alla cima salendola dalla ampia pala innevata.
Sulla cima faremo un giro ad anello tra i resti delle postazioni e dei baraccamenti austriaci risalenti la prima Guerra Mondiale, se aperta visiteremo anche la galleria scavata nella roccia con all’interno ancora la stufa, la legna, i letti e la paglia dei militari che la occuparono più di 100 anni fa!
Discesa lungo l’itinerario di salita.
3° giorno (OPTIONAL): Ascensione al Carè Alto (ALP) o escursione al Passo delle Vacche (ESC) – Da concordare con le Guide Alpine
MATERIALE TECNICO PER L’ESCURSIONE – ALCUNI CONSIGLI:
- Imbracatura bassa da alta montagna, deve essere comoda e chiudere bene la vita, leggera ma non da competizione, preferibile per comodità di utilizzo con cosciali apribili e regolabili
– Piccozza, deve essere robusta ma non eccessivamente pesante (NO ALLUMINIO ULTRALEGGERO)
– Ramponi, devono avere le stesse caratteristiche di robustezza delle piccozze ma soprattutto che si adattino alla perfezione sui vostri scarponi (NO ALLUMINIO ULTRALEGGERO)
– 2 moschettoni a ghiera di tipo HMS
– 1 cordino in Kevlar lungo 320/350cm
– Pila frontale ed sacco lenzuolo per il rifugio
– Il materiale deve essere di dotazione personale. Eventuali ammanchi devono essere comunicati alle Guide Alpine interessate all’atto dell’iscrizione, comunque in tempo utile per risolvere i problemi. Possibilità di noleggio presso le Guide Alpine.
ABBIGLIAMENTO TECNICO PER L’ESCURSIONE – ALCUNI CONSIGLI:
- Abbigliamento adeguato: calze alte e rinforzate per gli scarponi, intimo traspirante, pantaloni da media montagna, una dolcevita traspirante, una maglia calda, giacca a vento impermeabile
– Berretto
– Guanti due paia, si consigliano guanti che abbiano una comprovata termicità, ma non imbottiti come quelli invernali, in modo da permettere una buona manualità sulla presa della piccozza e sulle manovre di corda. Come secondo paio sarebbero indicate delle mofole imbottite utili in caso di peggioramento atmosferico e repentino calo delle temperature
– Scarponi, un buon scarpone per l’alta montagna è robusto, impermeabile, tendente al rigido per garantire la forma dei ramponi. Non deve fare male, per raggiungere questo complicatissimo risultato osservate che, al momento dell’acquisto, tra il calcagno del piede e la fine dello scarpone si infili con leggero sforzo il dito indice o medio della vostra mano. Questo spazio farà si che lo scarpone non sia eccessivamente aderente al piede ed in più vi da la possibilità di aggiungere un sottopiede morbido qualora lo riteneste necessario
– Ghette
DURATA:
– 2 giorni
DOVE:
– Gruppo dell’Adamello – Val Rendena – Trentino
PERNOTTAMENTI:
– Rifugio Carè Alto (non incluso nel prezzo)
– In caso di pernottamento procurarsi una pila frontale ed un sacco lenzuolo